Oggetto della recensione di oggi è un PC piuttosto particolare poiché certamente molto più settoriale, limitato e di nicchia rispetto al precedente laptop recensito, il cui nome è ExpertBook B9400, portatile della serie omonima che basa tutto sulla portabilità e, proprio per questo, ha dimensioni molto ridotte e un peso ancor più ristretto.
Oltre a queste caratteristiche di spicco non c’è nulla di particolare da segnalare poiché tutte le altre specifiche sono abbastanza classiche, ma andremo comunque a vederle, con la dovuta calma, nel corso della nostra recensione.
Il nostro video
Confezione e contenuto
La confezione è sicuramente degna di nota, ma ancora più della serie VivoBook poiché destinati a professionisti, visto anche il costo che hanno, anche la confezione deve apparire estremamente premium, e così è.
Esternamente ci troviamo di fronte alla classica scatola rettangolare di cartone che tutto appare tranne che premium, ma questo è solo il rivestimento esterno per proteggere il prodotto vero e proprio da eventuali urti o cadute.
Subito all’interno troviamo il vero packaging, tenuto in sede al centro da due forme di cartone sagomate in modo da non ricevere urti di alcun tipo, composto da una scatola di colore nero, molto sottile e rigida e con la scritta centrata “ASUS ExpertBook“.


Aprendo la suddetta scatola troviamo all’interno il nostro notebook. Interessante è l’architettura di questa confezione, poiché quando viene aperto il coperchio (che rimane aperto anche con un angolo X grazie a un nastrino laterale che lo mantiene inclinato e non lo lascia spalancare a 180°) la base sulla quale è poggiato il notebook si inclina verso l’utente rendendo più favorevole l’ammirazione della scocca esterna. La cura dei dettagli è sicuramente maniacale e si vede da subito già con la confezione.
Ma oltre al notebook cosa abbiamo? Al di sotto del notebook è presente una piccola scatolina di carta con all’interno i documenti del prodotto.

All’interno della scatola più grande troviamo, oltre al pregiato contenitore del PC, un grande parallelepipedo in carta nera come la scatola del notebook, che una volta aperto si divide in due prismi retti a base triangolare e trapezoidale con all’interno gli accessori. Sul primo lato troviamo l’adattatore micro HDMI to RJ45 per permettere la connessione cablata alla rete mentre sull’altro lato, più grande, ritroviamo l’alimentatore per la ricarica con connettore Type-C. Da notare che in posizione aperta è pensato per trasformarsi in un piccolo cuneo sul quale è possibile posizionare il PC per sollevarlo e inclinarlo.
Tra gli accessori abbiamo inoltre una comoda custodia di tessuto molto ben rifinita per portare in giro il notebook al ripario dai graffi e dai colpi.
In definitiva, un packaging che davvero è stato studiato nei minimi dettagli e che rende per la prima volta l’atto dell’unboxing un qualcosa di molto meno scontato e senza dubbio nettamente più piacevole.
Design e costruzione
Anche il comparto design e costruzione è uno dei punti di forza di questo ExpertBook B9400 poiché il design nel complesso risulta molto elegante e semplice da un lato ma anche molto apprezzabile da un altro, essendo un prodotto che viene utilizzato per lavorare. Quanto alla costruzione invece, anche questa è pregiata e la lega utilizzata è anch’essa molto studiata e particolare poiché non si vede molto spesso per via anche del suo costo, ma ha il suo perché su questo notebook.
Ma ora vediamolo con calma nei minimi particolari: il PC all’esterno si presenta come un po’ tutti i notebook semplici ed eleganti, ma è prendendolo in mano che ci si rende subito conto della sua peculiarità.
La scocca è interamente realizzata in lega di Magnesio e Litio, due metalli piuttosto costosi e di certo non comuni come l’Alluminio.
Tale lega di cui è composto permette di ridurre il peso al massimo poiché si tratta di uno dei materiali strutturali più leggeri che possono essere usati (parliamo di una densità di circa 1,3Kg/dm3 contro i 2,7Kg/dm3 dell’Alluminio).
Grazie alla densità notevolmente inferiore rispetto all’alluminio permette di ottenere un notebook molto più leggero, ma al contempo resistente grazie all’elasticità stessa del materiale in questione. Nonostante il PC sembri fatto di polistirolo, risulta in realtà molto resistente. Inutile dire che la differenza con il VivoBook si sente, ma questo è dovuto anche un po’ allo spessore delle lamine che è leggermente inferiore qui. Infatti, se si esercita una forte pressione al centro con i bordi fermi si nota un piccolo angolo di flessione, ma comunque niente di preoccupante considerando che non dovete mica utilizzarlo sotto una pressa idraulica. Nell’utilizzo quotidiano risulta essere comunque più che resistente e pronto a qualsiasi caduta, anche in virtù del fatto che è stato testato seguendo gli standard militari di sicurezza.
Parlando di design invece, la scocca è interamente verniciata con un colore tendente al nero, il marchio lo chiama “Star Black”, e la parola Star va ad indicare il particolare effetto di brillantezza che questa vernice restituisce sotto alla luce, effetto che risulta molto carino e per niente fastidioso dato che non è più di tanto accentuato.
Anche al tatto questo materiale è particolare poiché restituisce un feedback diverso dalla classica verniciatura liscia sulla quale il dito scivola, si tratta di un feedback lievemente ruvido al tatto, anch’esso molto piacevole.
Sul coperchio troviamo il logo ASUS, centrato e con un font a dimensione piuttosto grande.

Sul lato inferiore troviamo superiormente, subito sotto alle cerniere, la griglia di aerazione (aspirazione) con subito sotto i bollini di Windows, numero seriale e via dicendo. Ai quattro lati troviamo poi i gommini per il grip, mentre in basso proprio affianco ai gommini inferiori abbiamo le due griglie per gli speaker Harman/Kardon.

Piccola nota in questo modello riguarda le cerniere, che sono le ormai rodate cerniere ErgoLift di ASUS che tramite l’appoggio diretto della scocca del pannello sulla superficie d’appoggio, tramite due piccoli gommini allungati posti ai lati, inclina il notebook di qualche grado, favorendo la scrittura e l’ergonomia, ma anche l’aerazione.

In pratica si tratta di una soluzione analoga al listello in gomma dei VivoBook X, solo che lì l’angolo è fisso mentre qui dipende dall’apertura dello schermo. Inoltre, tali cerniere permettono allo schermo di aprirsi fino ad un angolo di 180°.

Piccolo svantaggio di questa tecnologia è l’estrema morbidezza di queste cerniere, quando il notebook è appoggiato lo schermo risulta abbastanza stabile, sebbene comunque meno rispetto al VivoBook X; il problema lo si trova quando si eseguono movimenti bruschi verso l’altro o il basso con il notebook in mano, poiché lo schermo tenderà a spalancarsi fino a 180° e poi dovrete rimetterlo voi al suo posto. Nulla per cui strapparsi i capelli, ma è comunque giusto segnalarlo.
Sul lato posteriore è presente la griglia di sfiato che si estende per quasi tutta la lunghezza del notebook ma il vero punto di sfiato, in cui è presente il radiatore con la ventola, è l’angolo in alto a destra. A schermo aperto l’aria andrà verso l’alto seguendo l’angolo di apertura dello schermo stesso, dunque è normale se nella parte destra il pannello scalderà di più (non è il pannello a scaldare ma l’aria calda del raffreddamento a cedere calore).
Passando alla scocca vista dall’interno invece, abbiamo la tastiera, anch’essa classica QWERTY ad isola, molto ben spaziata e retroilluminata, di colore nero; subito sopra la scritta “ASUS ExpertBook”, scritta in questa zona poiché a differenza del VivoBook in questo modello la cornice inferiore è quasi assente rendendo impossibile scrivere qualsiasi cosa in maniera che sia visibile.
In basso troviamo il touchpad, anche qui piuttosto spazioso e posto perfettamente al centro con funzione NumberPad 2.0 attivabile tramite pressione prolungata della zona apposita in alto a destra. Un ulteriore zona funzionale è presente in alto a sinistra la cui pressione permette di abbassare la retroilluminazione dei numeri.

Sulla sinistra troviamo la scritta “SOUND BY harman/kardon” e subito sotto i bollini Intel Evo e Energy Star, mentre sulla destra troviamo i bollini TÜV Rheinland Eye Care certified (la certificazione del display per la protezione degli occhi) e HDMI. Subito sopra il sensore d’impronte fisico per il riconoscimento biometrico tramite Windows Hello.
Subito sotto al touchpad è presente, invece, la fossetta per agevolare l’apertura con una piccola striscia LED centrata di colore variabile. Da notare che il LED rimane acceso soltanto se il PC è alimentato direttamente, in modalità a batteria si spegnerà per risparmiare energia.

Se la carica della batteria è al massimo il colore sarà verde, altrimenti sarà rosso, motivo per cui risulta essere un ottimo indicatore istantaneo per sapere quando si può scollegare il caricatore senza dover per forza verificare la percentuale tramite Windows. Inoltre quando si cambia dalle due modalità di raffreddamento più conservative alla modalità massime prestazioni, il LED si colorerà temporaneamente di ciano. Questo LED è anche utilizzato dall’app Alexa quando la si attiva proprio come avviene con il cerchio luminoso degli Echo fisici.
Finendo con la zona display troviamo cornici molto sottili anche qui con rapporto schermo/corpo del 94% e nella zona superiore abbiamo la webcam con sulla sinistra l’otturatore fisico, il sensore di prossimità e i LED IR abilitati per il riconoscimento facciale tramite Windows Hello.
Infine i quattro microfoni integrati, due per lato, con cancellazione attiva del rumore.
Le dimensioni e il peso sono sicuramente l’aspetto principale di ExpertBook B9400. Quanto a dimensioni parliamo di 32 x 20,30 x 1,49 cm mentre il peso è di soli 1,01Kg per la versione più pesante di questa serie, 880g per il modello più leggero in assoluto. Il modello da me provato pesa invece 995 grammi.
L’alimentatore di fabbrica è anch’esso molto piccolo e carino. E’ composta da due parti: il trasformatore con cavo Type-C incorporato lungo 150cm e il cavo 220V con presa Schuko, distaccabile, lungo 80cm. Il tutto è molto compatto e facilmente trasportabile tanto per non rimanere mai senza carica, sebbene l’autonomia di questo notebook sia di tutto rispetto; infatti, l’alimentatore misura soli 6,5 x 6,5 x 2,8 cm e il peso è di soli 155g.
Display
Il display non è il punto forte di questo ExpertBook B9400, ma come abbiamo visto ne ha tanti altri. A bordo abbiamo un pannello 14″ FHD 60Hz a tecnologia IPS con rivestimento opaco per ridurre al minimo i riflessi delle eventuali luci. Il rapporto d’aspetto è un classico 16:9 mentre la copertura dei colori è 100% sRGB con una luminosità di picco di 400nits. Insomma un pannello discreto, adatto per lavorare ma con lavori per lo più d’ufficio. Di certo non è il PC ideale per gli editor, sia per la dotazione Hardware sia per il pannello che non lascia assolutamente gridare al miracolo, ma per lavori più leggeri basati sulla scrittura: Chrome, Word, PowerPoint, programmazione e via dicendo è più che adeguato, e soprattutto grazie al peso inesistente è comodissimo da portare in giro per svolgere il proprio lavoro anche in mobilità.

L’esperienza complessiva è adeguata, ma non fa gridare al miracolo. Ho visto pannelli IPS migliori qualitativamente e anche in risoluzione, e soprattutto dopo aver comprato un laptop con pannello OLED difficilmente tornerei a un LCD. Anche per vedere film o video su YouTube senza impegno va benissimo. Sicuramente più apprezzata sarebbe stata una frequenza di aggiornamento migliore, ma si lavora bene anche a 60Hz tutto sommato.
Buona la luminosità ma comunque niente di eccezionale, rende possibile lavorare in un po’ tutti gli ambienti meno che sotto al sole diretto (ndr: ma viene anche lecito chiedersi quale professionista lo farebbe). Se l’ambiente risulta molto luminoso si farà molta fatica a vedere, e direttamente sotto al sole risulterà proprio impossibile vedere, già sotto un albero per dire la situazione migliora notevolmente, sebbene comunque il luogo migliore dove utilizzarlo è al chiuso, per esempio in ufficio stesso.
Infine grazie alla certificazione Eye Care di TÜV Rheinland sappiamo di per certo che le emissioni di luce blu sono ridotte in modo da stancare molto meno gli occhi, fenomeno ricorrente a chi, come i professionisti, si ritrova a stare tante ore al giorno di fronte a uno schermo.
Tastiera, touchpad e sensore d’impronte
Come precedentemente anticipato, la tastiera ha layout QWERTY italiano, i tasti sono ad isola con protezione dai liquidi (fino a 66cc) e singolarmente illuminati.

Il tastierino numerico è presente sul touchpad con la funzione NumberPad 2.0 per via delle dimensioni ridotte. La retroilluminazione qui non ha 3 livelli di luminosità ma solo acceso/spento, e la luminosità di base non esalta particolarmente, probabilmente per una scelta di risparmio energetico. Per condizioni di completa assenza di luce risulta piuttosto utile, ma già con un minimo di luce non vedrete nemmeno la differenza tra acceso e spento.
Il feedback della tastiera inizialmente non mi ha fatto impazzire per via dei tasti molto morbidi. La corsa dei tasti non è male e anche la spaziatura dei tasti è buona essendo la stessa disposizione del laptop che utilizzo abitualmente; ma il feedback risulta molto più vuoto e scorrevole rispetto al VivoBook X e dopo essermi abituato a quello devo ammettere che ho trovato questo molto più gommoso.
Dopo oltre un mese di utilizzo, poiché ho scritto recensioni esclusivamente con lui, mi ci sono abituato e diciamo che il feedback è accettabile, sebbene preferisca molto di più una discesa più decisa, ma ritengo si tratti esclusivamente di preferenze personali.
Il touchpad mi ha convinto pienamente poiché anche qui è molto preciso e spazioso e risulta essere molto reattivo, permettendo di utilizzarlo anche per lavorare, sebbene comunque per certe manovre il mouse sia insostituibile. Pienamente compatibile anche con tutte le gestures di Windows per eseguire facilmente le varie operazioni possibili.

Il sensore d’impronte digitali è molto preciso e rapido e permette l’autenticazione anche quando il riconoscimento del volto fa cilecca, cosa che capita abbastanza di rado anche al buio grazie agli IR, ma potrebbe comunque succedere.

MyASUS e privacy
Anche l’ExpertBook, come tutti i portatili prodotti da ASUS, è disponibile l’app di gestione MyASUS. Tolte le opzioni esclusive dei portatili OLED, riguardanti le impostazioni anti-sfarfallio, immagini statiche e via dicendo, le altre opzioni restano praticamente invariate e accessibili anche qui.
Troviamo la home con all’interno le impostazioni rapide tramite i pannelli appositi, e la pagina con tutte le informazioni sul sistema, molto utile quando per esempio tramite ticket assistenza ci vengono chieste le versioni software dell’OS, del BIOS ecc.
Tramite l’app è sempre possibile registrare il prodotto sul proprio account in modo da attivarne la garanzia, ed eventualmente è possibile anche estendere quest’ultima. Abbiamo la pagina Link to MyASUS per condividere velocemente i file tra più dispositivi ASUS, effettuare e ricevere chiamate tramite il PC stesso e tanto altro ancora. Questa è un’altra nota che lo rende particolarmente comodo per uso lavorativo.

Nella pagina personalizzazione è possibile poi scegliere le impostazioni riguardanti il notebook in prima persona: profilo di ricarica (60%-80%-100%) in modo da preservare la batteria se lo si desidera, profilo di raffreddamento e prestazioni (modalità prestazioni, modalità standard e modalità sussurro), cancellazione del rumore dei microfoni integrati, cancellazione del rumore degli speaker, calibrazione dei colori del pannello, modalità Tru2Life (tecnologia impiegata per migliorare l’immagine nelle TV di fascia alta), priorità di connessione per le app in modo da ottimizzare la banda di rete disponibile alle app in uso, funzione WiFi smart connect, blocco della funzione tastierino numerico NumberPad 2.0, funzione blocco tasto FN e funzione AdaptiveLock.
Tra le tante opzioni quella di AdaptiveLock è sicuramente l’unica più “complessa” e degna di nota. Questa modalità, completamente personalizzabile e attivabile/disattivabile permette al PC di riconoscere l’utente durante l’utilizzo tramite riconoscimento facciale in modo che se questo si dovesse allontanare il PC viene portato sulla schermata di blocco automaticamente dopo un tempo prestabilito in modo da non lasciare eventuali file e dati sensibili a portata di occhi indiscreti o eventuali malintenzionati. Ciò non inficia l’utilizzo poiché al vostro ritorno il PC scannerizzerà automaticamente il volto e si sbloccherà nuovamente facendovi continuare ciò che stavate facendo.

Da questo punto di vista è subito ravvisabile l’attenzione di ASUS alla privacy visto e considerato che si tratta di PC da lavoro e molto spesso all’interno sono presenti dati sensibili. Proprio per questo è anche presente la crittografia Hardware di livello Enterprise, tramite anche il controllo delle USB e la Trusted Platform Module (TPM).

Oltre a queste pagine sono disponibili anche quella per le offerte esclusive come cliente ASUS, la pagina per l’assistenza dove è possibile consultare le FAQ ma anche contattare direttamente l’assistenza tramite mail, telefono o chat istantanea.
Per finire la pagina ASUS One in cui è possibile trovare gli schermi ASUS abilitati a questa funzione e i Router di ASUS, presuppongo per la loro gestione in modo che sia più comoda e rapida.

Inutile dire inoltre che è disponibile anche qui l’app GlideX per poter effettuare il mirroring dello schermo su altri dispositivi o l’estensione per utilizzarlo proprio come fosse uno schermo secondario. E’ presente un leggero delay con la condivisione tramite WiFi, dunque la condivisione cablata per lavorare tranquilli è d’obbligo.
Disponibili vari piani di abbonamento, da quello gratis a quelli a pagamento. Gli utenti ASUS con dei prodotti validi alla promozione hanno diritto a un coupon di prova di un anno per provarlo gratuitamente, dunque che dire, approfittatene.

Immancabile poi la pagina Offerte esclusive dove vengono proposti gli sconti su alcune app grazie alle partnership ASUS, tra cui per esempio McAfee, NordVPN e Adobe Creative Cloud e tanti altri.

Anche se fuori argomento lo segnalo qui, presente la compatibilità nativa con Alexa, tramite l’app Desktop, che può essere attivata tramite riconoscimento vocale e che ha persino il controllo del LED presente in basso nella fossetta per l’apertura, in modo da simulare l’anello luminoso dei dispositivi fisici.
Processore, RAM, archiviazione e modelli
Quanto alla configurazione di ExpertBook, ne sono disponibili anche qui vari in base alla loro dotazione Hardware, resta fissa la scocca e indicativamente il peso, ma cambiano processore, RAM e archiviazione.
Tra i processori disponibili troviamo l’i5-1135G7 e l’i7-1165G7; la scheda grafica è l’integrata degli Intel 11thgen. Xe Graphics modello G7, mentre per la RAM abbiamo a disposizione tre configurazioni di fabbrica: 8, 16 o 32GB LPDDR4X (decisamente troppo esagerati per una configurazione Hardware del genere).
Riguardo all’archiviazione, invece, il discorso è più complesso poiché essendo una macchina da lavoro, anche la velocità e l’affidabilità degli SSD è importante e su questo ASUS ci ha posto particolare attenzione.
Abbiamo a disposizione due slot PCIe 3.0 4x con interfaccia NVMe che supportano il RAID e di fabbrica troviamo varie configurazioni: la versione con 1TB di SSD PCIe 3.0, la versione con 2 SSD da 512GB PCIe 3.0 configurati in RAID 0 e infine la versione con 2 SSD da 512GB PCIe 3.0 configurati in RAID 1.

Inutile dire che la configurazione RAID 0 è consigliata a coloro che lavorano a file con pesi importanti poiché grazie al parallelismo nelle operazioni di salvataggio, di fatto le prestazioni dei singoli SSD si sommano, ma questo espone anche molto di più al rischio di perderli se si dovesse rompere anche una sola unità. Se volete optare per la versione con RAID 0 comunque il mio consiglio è di lasciar perdere poiché l’SSD di fabbrica, sebbene sia un Samsung, non ha prestazioni formidabili per un PCIe 3.0 e piuttosto conviene prendere la versione a SSD singolo e cambiarlo manualmente con un singolo SSD più performante.
La configurazione RAID 1 anche è abbastanza sprecata ma se lavorate a file molto importanti può avere senso per una maggiore sicurezza in quanto se si dovesse rompere o guastare un’unità rimane l’altra di backup, tuttavia siete sempre limitati a 512GB di memoria, se desiderate più memoria dovete necessariamente comprare voi SSD più capienti e installarli configurandoli in RAID 1.
La configurazione da me provata è composta da un i7-1165G7, 16GB di RAM e un SSD PCIe 3.0 da 1TB.
L’i7-1165G7 abbiamo ormai imparato a conoscerlo molto bene poiché uscito già 2 anni fa; si tratta di un processore facente parte della serie U a basso consumo dell’11thgen. Intel.
E’ un processore quad-core/octa-thread con frequenza base di 2,8GHz e boost di 4,7GHz. La potenza massima si attesta a 25W ma per via della dissipazione giusto sufficiente, scende ben presto sotto ai 15W per stabilizzarsi sui 70°C circa.
Prestazioni Hardware e Test
Ho eseguito gli stessi test utilizzati con il VivoBook tanto per poter eventualmente confrontare i due sistemi, tranne il test 3DMark TimeSpy che non è adatto a PC privi di scheda grafica dedicata. La stanza di esecuzione aveva sempre una temperatura fissa di 25/26 °C.
Restano i test del processore effettuati con 3DMark, Cinebench, GeekBench; il CrystalDisk Mark per l’SSD e il PCMark 10 per valutare le prestazioni del PC in reali carichi di lavoro, in particolare per i carichi di tipo ufficio, per il quale il PC stesso è designato.
Al netto dei test le prestazioni ci sono, ma al di là dei numeri che possono significare tutto e niente, a livello pratico problemi di sorta o differenze con processori più potenti, soprattutto in carichi di lavoro discreti, non ce ne sono. Con l’i7-11370H stesso del VivoBook che è leggermente più potente non ho riscontrato grandi differenze se non in termini di tempo di rendering chiaramente.
Mi è dispiaciuto un pochino per le prestazioni dell’SSD, che tutto sommato sono di tutto rispetto ma solo appena lo accendete. Purtroppo ASUS non ha dotato di dissipatore gli SSD usati in questo laptop, e nelle lunghe sessioni si nota tantissimo. Dopo appena un solo stress test le prestazioni dell’SSD calano drasticamente restituendo 3500MB/s in lettura sequenziale, si, ma anche meno di 1000 MB/s in scrittura sequenziale contro i 3000 iniziali. Nulla per cui disperarsi considerando che già 1000MB/s sono tanti, ma sarebbe stato piuttosto semplice mettere un piccolo radiatore sull’SSD tanto per allungarne la vita e migliorarne un po’ le prestazioni nel lungo periodo.

Quindi in conclusione, poiché si parla di un notebook con hardware e destinatari piuttosto limitati, le prestazioni complessive sono anche più che adeguate allo scopo per cui è stato realizzato dal produttore.
Mi pare evidente, come già detto, che non si tratta di una macchina costruita per l’editing professionale e tanto meno per il gaming, ma esclusivamente per carichi di lavoro più leggeri, tra cui anche l’editing leggero senza troppe pretese. Per muoversi all’interno di applicazioni da ufficio, Google, Word, Excel, Skype, AutoCAD e similari, risulta una macchina perfetta poiché le temperature sono sempre sotto controllo, il rumore è praticamente irrisorio anche al massimo e le prestazioni sono più che sufficienti.
Sul profilo dei consumi c’è un discorso a parte da fare: lato consumi questi sono sicuramente molto più bassi nel complesso di tanti altri sistemi considerando la durata media della batteria che è ben più alta della media (e lo vedremo nel paragrafo dedicato).
Lato temperature la situazione è un po’ più critica: purtroppo l’SSD non è dotato di dissipatore, e le temperature lo dimostrano senz’altro, ma comunque non dovrebbero rivelarsi un grosso problema.
Le temperature non sono assolutamente alte o esagerate, considerando la potenza del processore e la dissipazione piuttosto striminzita, volta a risparmiare peso, composta da solo un heatpipe e una sola combo radiatore/ventola, non si poteva fare troppo.

La temperatura massima raggiunta in stress test è stata di 98°C, che è la classica temperatura di throttling, infatti raggiunta questa temperatura, quasi subito, la potenza si stabilizza intorno ai 15W e le temperature rimangono costanti sui 70°C.
Quanto alla scocca, questa si riscalda più della media fino a più di 40 gradi se il carico di lavoro è molto prolungato nel tempo ma comunque non risulta un grosso problema poiché comunque il calore si concentra sulla zona del radiatore in alto a destra (dove c’è lo sfiato) pertanto anche scrivendo la temperatura percepita sarà minore e sarà possibile farlo senza troppi fastidi. Sul lato inferiore la questione è abbastanza simile e comunque non scalderà troppo, se non altro non in maniera troppo fastidiosa.
Connessione wireless
Per la connessione wireless troviam il chip marchiato Intel della serie WiFi 6: l’Intel AX201 permette connessioni a 2,4GHz e 5GHz con protocollo WiFi 6 di ultimissima generazione a velocità altissime (ove disponibili) e si occupa anche di fornire il Bluetooth in versione 5.2, anche qui quasi di ultima generazione.
Lato prestazioni vale quanto detto per il VivoBook, ossia nessun problema di sorta, connessione rapida e istantanea e soprattutto stabile e Bluetooth altrettanto stabile e performante con un delay veramente irrisorio. Collegato alle mie Liberty 3 Pro e alla Motion Boom + non ha dato alcun problema nè di stabilità nè di delay.
Porte I/O
Le porte I/O, proprio come gli ultrabook veri, per via dello spessore minimo della scocca sono ridotte all’osso; ma, non risulta assolutamente un problema poiché grazie alla presenza di non una sola Thunderbolt 4, ma ben 2, sarà possibile avere, tramite appositi Hub, tutte le porte che si desiderano a disposizione. Io l’ho usato praticamente quasi sempre con l’Hub Type-C economico di Anker e mi sono trovato più che bene.
Oltre alle suddette Thunderbolt 4 sulla sinistra, troviamo anche una porta HDMI 2.0b e una microHDMI che tramite l’adattatore incluso in confezione è possibile usarlo come porta Ethernet fisica per la connessione cablata a internet.

Sul lato destro, a completamento, troviamo una porta USB Type-A 3.2 e un combo jack da 3,5mm oltre che i due LED di stato per accensione e carica.

Webcam, microfoni e speaker
La webcam, come già anticipato, è una 720p piuttosto scadente, pare leggermente migliore di quella del VivoBook ma niente di oggettivamente buono, tuttavia risulta comunque sufficiente per delle chiamate di fortuna. Supporta l’identificazione facciale tramite Windows Hello, anche in condizioni di penombra grazie ai LED IR e tramite il sensore di prossimità è possibile utilizzare la funzione AdaptiveLock come già spiegato in precedenza.

I microfoni sono ben quattro, disposti intorno alla webcam sulla cornice superiore e supportano la cancellazione attiva del rumore con 3 diverse modalità in modo da avere sempre un audio nitido al di là del rumore. Certo in condizioni di rumore troppo elevato più che la cancellazione servirebbe un miracolo, dunque inutile aspettarsi prestazioni da studio.

Gli speaker sono sempre due, prodotti da Harman/Kardon e posti ai due lati in basso, dietro alle rispettive griglie nella scocca per facilitare la diffusione delle onde sonore. Posti in questa posizione e rivolti verso il basso permettono di ottenere un audio con diffusione abbastanza uniforme verso l’alto per via del rimbalzo delle onde sonore sulla superficie d’appoggio.

La forma dei driver è rettangolare, stretta e allungata, e la dimensione non è assolutamente eccessiva, motivo per cui la qualità del suono nel complesso non è per niente male, così come anche il livello del volume; tuttavia risulta sempre carente di bassi come un po’ tutti i laptop moderni. Ribadisco il fatto che per un utilizzo da ufficio sono più che adeguati e, soprattutto, è possibile sentire bene anche con un livello moderato di rumore di fondo.
Batteria, autonomia e ricarica
La batteria rappresenta uno dei punti di forza della serie. Ho anticipato che l’autonomia è di tutto rispetto, ma vediamo meglio cosa significa.
La batteria integrata nel mio modello è composta da 4 celle agli ioni di Litio e ha una capienza totale di 66Wh, dimensione più che egregia per un notebook con questo peso.
L’autonomia che tale batteria riesce a garantire riesce a superare senza problemi le 10 ore per un utilizzo medio. Il che significa che se utilizzate il PC con programmi leggeri e non avete necessariamente bisogno delle massime prestazioni, impostando il profilo di massima durata della batteria di Windows (non il risparmio energetico) si arrivano a superare tranquillamente le 10 ore. Io in particolare l’ho utilizzato 11 ore circa per vedere video su YouTube, Netflix e Prime e per redigere recensioni su WordPress tramite Google, dunque come autonomia siamo più che superiori rispetto alla media, considerando che il VivoBook X più di 7 ore non le fa nemmeno con il caricatore collegato.
Anche a prestazioni massime comunque è possibile utilizzarlo per svariate ore senza avere alcun problema e utilizzando il risparmio energetico con luminosità dello schermo ridotta è possibile persino arrivare a 14 ore o più di autonomia.
Insomma, da un laptop da ufficio così leggero, discreto e potente, cosa si potrebbe chiedere di più? Disponibili anche versioni con 33Wh di batteria (2 sole celle) per ridurre ancora di più il peso, che scende sotto i 900g, ma a discapito dell’autonomia che crolla a picco.
La ricarica avviene attraverso qualsiasi alimentatore compatibile con PD e con uscita Type-C. In confezione ne è incluso uno a 65W che solitamente è la potenza utilizzata per ricarica i notebook tramite port USB. A questa potenza la ricarica avviene in maniera molto rapida in circa un’ora e mezza, pertanto niente male anche in questo campo.

Anche qui la carica delle celle può essere limitata a 60% e 80% per andare ad allungare il normale ciclo di vita che diversamente sarebbe molto più breve, e qui potrebbe anche rivelarsi un’opzione fattibile considerando che l’autonomia di base è molto elevata.
La mia esperienza
Ho avuto modo di provarlo per più di un mese e in questo periodo l’ho utilizzato come mio computer principale in situazioni di portabilità poiché molto più leggero del mio personale e con un’autonomia molto migliore.
Durante la prova ho avuto modo anche di portarlo con me a Berlino, ad IFA2022, dove è stato utilizzato dal mio collega per lavorare agli articoli giornalieri e, anche a detta sua, il PC si comporta veramente bene e vale quel che costa per chi ha la disponibilità economica per comprarlo.

Grazie a questo laptop abbiamo potuto, innanzitutto, scrivere le recensioni in contemporanea all’editing, e, soprattutto, non abbiamo avuto problemi a portarlo in giro tutto il giorno grazie al suo peso piuma da Guinness dei primati.
In conclusione, un PC che è stato appositamente designato per i professionisti e che risulta essere eccezionale anche nella pratica proprio per questo uso.
Prezzo e disponibilità
Il prezzo di listino è probabilmente la nota più dolente della serie di latop ExpertBook, ma essendo laptop prettamente lavorativi e con un target di professionisti, per le caratteristiche e la pregiatezza che propone non ci si poteva di certo aspettare diversamente.

Il suo prezzo sul mercato si aggira attorno ai 1400 euro per la versione da me recensita con i7, 16GB di RAM e 1TB di SSD e poco più di 1150 per la versione con l’i5 e 512GB di SSD.
Sono prezzi piuttosto alti da un lato, ma anche giustificati dalla cura maniacale nei dettagli, dalla qualità costruttiva e tanto altro (non è da sottovalutare quanto Asus abbia curato anche l’aspetto della Privacy), ma alla fine anche dalle prestazioni considerando che è pur sempre una macchina dotata di un processore top di gamma e con un’autonomia così elevata a dispetto di un peso quasi inesistente che ne fanno il laptop perfetto per il lavoro.