Internet ed inquinamento: ecco quali siti inquinano di più

Sopratutto negli ultimi anni Internet ed il mondo digitale son sempre più stati associati al green ed all’economia circolare. Basti pensare a quanto spreco di risorse venga evitato attraverso canzoni, film e contenuti multimediali in digitale anziché il tradizionale DVD, Blue-Ray o quel che sia. Se consideriamo i contenuti testuali il discorso si fa ancora più pungente, in quanto grazie al digitale si può evitare l’abbattimento di miliardi di alberi che altrimenti verrebbero utilizzati per la carta.

Ogni tecnologia, ogni innovazione e più in generale letteralmente “ogni cosa” presente sulla faccia della terra ha però sia dei PRO che dei CONTRO, e non è tutto oro ciò che luccica.

Anche la navigazione in Internet ha un costo in termini di emissione di Anidride Carbonica (CO2) e, dati alla mano, risulta estremamente più elevato di quanto il 99% di voi si aspetterebbe.

Il sito WebsiteToolTester ha messo sotto la lente di ingrandimento i 140 siti web più visitati al mondo ed ha stilato un resoconto dettagliato sull’impatto ambientale che ciascuno di essi ha.

Parametri in esame

Le metriche esaminate per stilare questo report sono:

  • Traffico al sito web
  • Grado di ottimizzazione del sito
  • Quantità di CO2 in grammi prodotta per ogni visita

I valori provengono da websitecarbon.com, il quale analizza diversi parametri per restituire valori accurati. Dati alla mano, si è proceduto poi per stilare diverse classifiche.

Innanzitutto è presente la classifica dei siti con la peggior percentuale di emissione di CO2 per visita, poi quella dei peggiori su base annuale. In seguito il trend si inverte, e troviamo la lista dei più attenti a questo aspetto.

Infine troviamo i 5 peggiori siti in ogni settore: Bancario, Bellezza e cura della persona, E-commerce, Divertimento, Moda, Tecnologia, Biglietti per eventi.

Quali siti inquinano di più?

Iniziando dal più inquinante in assoluto, in cima abbiamo Youtube con ben 720 miliardi di CO2 ogni anno. Al secondo posto c’è Google.com, con 275 miliardi. Zoom al terzo con 114 miliardi, poi ancora Reddit con 104 ed Amazon 93. Twitter e Facebook rispettivamente 58 e 48 miliardi. Netflix “soli” 26 miliardi.

Dando un’occhiata al rapporto per ogni singola visita, il sito peggiore risulta quello del Daily Mail con ben 30 grammi a click. Seguono Reddit, il sito del governo brasiliano e Bath & Body Works. Appena sotto compaiono anche Zoom, Wayfair, Amazon e CNN.

Quali sono i migliori?

Non solo cattive notizie però, il report contiene anche delle sorprese in positivo. Instagram si dimostra il più attento dei 140 esaminati, con soli 0,01g di CO2 per visita. Poco dopo troviamo Facebook con 0,20g, Google con 0,25g e Twitter con 0,84g.

Questi dati mettono in risalto come diversi siti presenti nella lista dei più impattanti in senso assoluto, sono relativamente attenti a questo aspetto per quanto riguarda la singola visita. Le elevatissime moli di utenti annuali fanno si però che nonostante il grado di ottimizzazione, essi rientrino comunque fra i maggiormente inquinanti.

Come inquinare meno

Per ridurre le emissioni di Anidride Carbonica è fondamentale lavorare sull’ottimizzazione dei siti web. Ad esempio, eliminare la riproduzione automatica dei video, ridurre la risoluzione delle immagini presenti, ma anche alleggerire il carico di contenuti da caricare.

Anche l’alimentazione dei server ricopre un ruolo fondamentale, scegliendo soluzioni ecologiche si può quindi migliorare in questo senso.

Conclusioni

Quando si parla di Internet in termini di impatto ambientale, spesso si tende a considerare troppo poco l’aspetto delle emissioni prodotte dai principali siti web. Si tratta in certi casi di vere e proprie cifre da capogiro.

Il report di WebsiteToolTester ha fatto chiarezza, stilando classifiche curate ma di immediata lettura per quanto riguarda i più virtuosi ed i meno.

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