Anker è un brand leader nel settore dei gadget ed i powerbank appartengono certamente alle “specialità” di questo marchio. La portabilità è, infatti, una tematica fondamentale in questo ambito, poichè trattandosi di prodotti che devono essere trasportati con la massima facilità, non si può prescindere da un dispositivo compatto e leggero.
Di contro, ovviamente, la capacità deve essere sacrificata il meno possibile, altrimenti ci si allontana da quello che è il fine per cui i powerbank sono stati concepiti: allungare l’autonomia dei nostri smartphone.
Anker PowerCore 10000 PD Redux punta a combinare proprio una capacità degna di nota, 10000 mAh, con la massima portabilità. Innovare in questo settore è dunque un obiettivo ambizioso, ma ad Anker le capacità certo non mancano. Il PowerCore riuscirà nel suo intento? Scopriamolo nel corso di questa recensione!
Unboxing e confezione
Le confezioni Anker han sempre quello spirito minimalistico che tanto apprezzo: la scatola è in cartone, resistente, con i classici colori del brand (bianco e azzurro). All’interno abbiamo il powerbank, una custodia di tessuto con trama a rete per trasportarlo agevolmente ed il cavo USB-C per la ricarica (sua e degli altri dispositivi).
Design e costruzione
Anker è sempre molto attenta al design dei propri prodotti e con questo PowerCore conferma la sua fama: la costruzione è solidissima, tutta d’un pezzo, mentre l’estetica abbraccia la filosofia minimalista. Si tratta di un parallelepipedo coricato, nero, con trama “retata” sulla faccia superiore. Vi è poi un pulsante a cerchio, clickabile, e su cui sono collocati i LED indicatori dell’autonomia. Di lato vi sono invece 2 porte: 1 USB-A ed 1 USB-C (questa supporta anche lo standard Power Delivery).
La portabilità assoluta è garantita dalle dimensioni compatte: 10.6 x 5.2 x 2.5 cm per un peso di appena 180 grammi. La portabilità si avvale poi proprio della custodia con trama a rete, curatissima nella realizzazione, ed assolutamente resistente ad eventuali strappi.
Prestazioni
La capacità di 10000 mAh dichiarata è praticamente analoga a quella reale, come hanno evidenziato i miei test. E questo è già di base un punto a favore in quanto, nella maggior parte dei powerbank di piccole dimensioni, si falsificano i dati della capacità per poter vendere di più. Le performance in senso assoluto non fanno urlare al miracolo, ma i 18W offerti consentono comunque una ricarica in termini “umani”. Nello specifico, la ricarica 9V con USB-C to USB-C (presente in confezione) è ben più rapida di quella invece a 5V che avviene con USB-A e supporta lo standard Power Delivery.
L’uscita USB-A è comunque gestita da chip IQ, che permette una ricarica ottimizzata sulla base del dispositivo collegato.
Il PowerCore 10000 PD Redux richiede invece circa 3 ore di ricarica con caricatore Power Delivery, mentre la cifra lievita esponenzialmente se si utilizza un caricatore lento o non supportante lo standard in questione.
Prezzo e conclusioni
Il prezzo di questo Anker PowerCore 10000 PD Redux è di €39.99, cifra in linea con quanto offerto e con la concorrenza. Tuttavia, nel verdetto, spiegherò perchè optare per lui e non per altri brand magari un pò più economici.