Oggetto della recensione di oggi è il nuovo smartphone di Motorola appartenente alla fascia bassa: il Motorola G53 5G, versione aggiornata del fratello G52, dal quale però non ha ereditato tanto. In questo articolo vedremo che questa non è stata una mossa intelligente da parte di Motorola.
A parte le evidenti carenze nella scheda tecnica di questo smartphone, il vero paradosso di questo telefono è il passo indietro rispetto alla precedente generazione in tanti aspetti, primo su tutti sicuramente il display, ma non l’unico; qualcosa di buono però lo abbiamo ed è sicuramente l’autonomia da record.

Prima di trarre le conclusioni su questo prodotto, analizziamolo con calma in tutti i suoi aspetti salienti.
Videorecensione
Unboxing, design e costruzione
La confezione è composta da un classica scatola in cartone bianco con tutte le raffigurazioni, caratteristiche e informazioni del caso. All’interno di essa, a differenza di tanti smartphone, possiamo trovare oltre al dispositivo, alla spilletta e al cavo di ricarica Type-A to Type-C, anche l’alimentatore da 10W.
La costruzione del Motorola G53 è interamente in plastica, sia la back cover che la cornice, che non hanno la stessa qualità o lo stesso feedback del metallo, ma donano comunque compattezza, resistenza e leggerezza al prodotto senza necessariamente gonfiarne il prezzo. La back cover ha una piacevolissima rifinitura opaca e liscia, ma a controbilanciare la scivolosità è presente la cornice in finitura lucida, che è molto meno scivolosa e permette un buon grip sul telefono, che è anche molto compatto e leggero.
Quanto al design, partiamo sicuramente dalla back cover che risulta essere molto elegante e piacevole alla vista, incluso il bump delle fotocamere parzialmente rialzato con queste ultime disposte simmetricamente, e il flash ad affiancarle sulla destra. Aiuta molto anche il fatto che le lenti siano molto grandi e risultano senza dubbio di qualità superiore alla vista. Al centro troviamo infine il classico logo Motorola. I colori in cui è disponibile il Motorola G53 sono ben 3: Ink Blue, Artic Silver e Pale Pink; tutte colorazioni piuttosto eleganti e a basso profilo, come tali consone in qualsiasi contesto di utilizzo.
Sulla cornice troviamo in alto il primo microfono, affiancato dalla scritta Dolby Atmos (tecnologia supportata dallo smartphone), e in basso il secondo microfono affiancato da porta Type-C per la ricarica, speaker Dolby Atmos e jack 3.5mm. Troviamo poi sul lato sinistro in alto il carrellino per le SIM, compatibile anche con la combinazione SIM/Scheda SD per l’espansione di memoria, e a destra il pulsante per l’accensione e i due pulsanti per il volume, in quanto non è presente il classico bilanciere ma due pulsanti separati.
I bordi dello schermo del Motorola G53 sono abbastanza spessi, in particolare quello in basso. La fotocamera frontale è posizionata al centro, formando un vero e proprio foro nel display; comunque sempre meglio della soluzione con notch a goccia che toglie molta più porzione di pannello utilizzabile.

Terminiamo con le dimensioni: 162.7 x 74.7 x 8.2 mm e 183g di peso.
Display e audio
A bordo del Motorola G53 rileviamo un’unità IPS da 6,5″ HD+ a 120Hz di refresh rate. Il rapporto d’aspetto è un classico 20:9, ma la questione lascia pensare è il fatto che nella precedente generazione, il G52 montava un ben migliore pannello OLED a 90Hz, dunque apprezzare questo pannello diventa veramente arduo.
Oltre al fatto che è un IPS HD+, non si tratta neanche di un pannello di altissima qualità visto che la luminosità è appena sufficiente per vedere qualcosa all’esterno. I colori e i contrasti sono di livello molto basso e chiaramente anche gli angoli di visione sono un mondo a parte rispetto agli OLED. Nel complesso, oltre a non capire bene questa assurda scelta di downgrade, non posso assolutamente valutare più di sufficiente questo pannello, poiché nel 2023 si trova giusto al limite dell’accettabilità.
Parlando di audio, fortunatamente la questione migliora fortemente. Il comparto audio può vantare due caratteristiche ben accette, ossia la stereofonia e il supporto al Dolby Atmos, sebbene non si tratti certo di speaker di fascia elevata. L’effetto stereo è ottenuto dalla semplice combinazione della capsula auricolare in alto e dello speaker in basso.
La qualità non è male, considerando anche l’assenza di bassi, che però è comune praticamente a tutti gli smartphone, in particolare in queste fasce di prezzo. Anche il volume massimo è molto elevato, con solo da segnalare delle piccole distorsioni di tanto in tanto a volume massimo, che però è accettabilissimo.
Funzionalità sicuramente interessante, resa possibile dalla presenza del supporto al Dolby Atmos è poi la personalizzazione integrata nel sistema operativo, di cui parleremo dopo, e la possibilità di attivare la virtualizzazione del suono. Anche i microfoni fanno la loro parte e rendono un suono abbastanza pulito e spaziale ad un volume corretto.
Hardware, prestazioni e connettività
Sotto la scocca di questo Motorola G53 troviamo un processore molto particolare. Molto particolare non perché sia una variante custom incredibile o cose del genere, ma perché si tratta di un processore Qualcomm che credevo fuori produzione. Stiamo parlando dell’ormai prossimo alla pensione Qualcomm Snapdragon 480+ 5G, un processore che ormai ha più di due anni alle spalle.

Nonostante ciò, resta comunque un buon processore, ma è chiaro che le prestazioni non sono certo quelle di un 778G. Grazie al fatto che il software è un nuovissimo Android One versione 13 non personalizzato, e dunque un OS molto leggero, lo smartphone si comporta abbastanza bene, quando non sovraccaricato eccessivamente.
Non ci si devono aspettare prestazioni da top di gamma e tanto meno da medio gamma, intendiamoci, però permette lo stesso di svolgere tutte le normali attività quotidiane senza troppe pretese. Soprattutto rispetto a un processore più potente, questo 480+ consuma molto meno, consentendo un’autonomia da record. Oltre a questo processore, troviamo a bordo, a coadiuvare il funzionamento, 4GB di RAM e 128GB di memoria UFS 2.0, e questo sicuramente è l’aspetto che più fa da collo di bottiglia nel sistema.
Potendo contare su soli 4GB di RAM, è lecito non aspettare prestazioni eccellenti con tante applicazioni aperte; pertanto, mi sento in dovere di criticare particolarmente questa scelta, che nel 2023 risulta essere molto anacronistica anche in uno smartphone di fascia bassa, considerando che non sono certo 2GB di RAM ad alzare il prezzo finale di uno smartphone.

La vibrazione è orrenda, purtroppo il feedback restituito non è adeguato ai tempi attuali. Tolto il fatto che non è un feedback aptico, ovviamente, e nemmeno cerca in qualche modo di emularlo, come nel Nokia G60 5G. La vibrazione risulta essere troppo vuota e lunga risultando in un feedback veramente pessimo, che certamente ti fa disattivare la vibrazione della tastiera in maniera istantanea perché già dopo poche parole ne hai abbastanza.
A completare la scheda tecnica, troviamo sicuramente il chip 5G, WiFi-5 dual band, Bluetooth 5.1 e ovviamente NFC/GPS. Infine abbiamo a disposizione una Type-C 2.0. Presente il sensore d’impronte digitali fisico sul pulsante d’accensione che risulta essere abbastanza rapido e preciso. Peccato per l’assenza del riconoscimento facciale, sicuramente più comodo e al passo coi tempi.

Anche questo smartphone supporta ancora l’espansione di memoria tramite Scheda SD, pertanto è possibile utilizzarlo in modalità Dual SIM o singola SIM con Scheda SD. Per finire, come già segnalato, è presente anche il jack 3.5mm per un audio cablato.

Comparto fotografico
Il comparto fotografico del Motorola G53 è uno degli altri elementi colpiti dal downgrade, infatti troviamo praticamente un unico sensore utile all’atto pratico. I sensori posteriori disponibili sono due, ma il secondo è praticamente più un fattore estetico che altro:
- Sensore principale grandangolare da 50MP con dimensioni 1/2,76″ e apertura F1.8
- Sensore macro da 2/3MP
Inutile dire che il sensore macro per dignità non si può neanche considerare perché inficerebbe solo negativamente la valutazione. Praticamente inutile e inutilizzabile, oltre al fatto che la sua presenza non giustifica assolutamente l’assenza, ad esempio, di un ben più utile grandangolo.
Parlando del sensore principale, si tratta di una soluzione accettabile. Non si tratta sicuramente del sensore dell’anno, considerando che comunque non è neanche troppo grande. Nonostante ciò, gli scatti sono sicuramente utilizzabilissimi, in particolare se la luce è adeguata. In assenza di luce si può contare sulla funzione Notte, ma ovviamente per chi ha una mano particolarmente ferma.
In modalità classica, grazie al Pixel Binning, è possibile scattare foto abbastanza risolute, anche in condizione di luce un po’ dubbie, sebbene alcuni dettagli ovviamente si perdano. Quando la luce lo permette è possibile poi sfoggiare la piena potenza del sensore utilizzando la modalità 50MP.
Quanto ai video, anche questi sono abbastanza deludenti visto che è possibile farli solo in 1080p/30 e non sono disponibili opzioni di personalizzazione di nessun tipo, se non la modalità HEVC. Una scelta piuttosto opinabile su dei video FHD, non credete?
Presente anche il flash, che rispetto ad altri telefoni devo dire fa un’ottima luce. Per finire, trattiamo la fotocamera interna, una classica 8MP con qualità media. Per la fascia di prezzo sicuramente non è niente male, alla fine si vede abbastanza bene, soprattutto in presenza di tanta luce, ma senza mai esagerare. Certamente utilissima per le videochiamate.
Software
A bordo del Motorola G53 troviamo la versione più recente al momento disponibile di Android One, ossia la versione 13, aggiornata con le patch dell’1 Gennaio 2023.

Un sistema operativo Android generalistico, abbastanza aggiornato, e, soprattutto, leggero al punto da rendere utilizzabilissimo il Motorola G53 con a bordo un Hardware che non è di punta. Oltre a ciò da segnalare la presenza di due piccole chicche.
La prima riguarda la presenza di Dolby Atmos, che tramite le impostazioni permette di modificare l’equalizzazione degli speaker secondo ciò che si preferisce. Presente la modalità automatica che sceglie un profilo per voi a seconda delle operazioni che eseguite, ma anche dei profili preconfigurati che possono eventualmente essere modificati a piacimento dall’utente o ancora un profilo interamente personale in cui è possibile utilizzare l’equalizzatore parametrico manuale e attivare la virtualizzazione surround e la normalizzazione del volume.
La seconda invece riguarda le app Motorola. L’app Moto, in primis, che permette di personalizzare le impostazioni del device, senza passare dalle impostazioni Android e con un interfaccia molto ben curata e semplice a prova di inesperti direi. Infine l’app Moto Secure che è dedicata alla gestione della sicurezza e della privacy del vostro dispositivo.
Tra le varie funzioni possiamo, ad esempio, attivare la cartella sicura dove riporre tutti i nostri file (foto, video, app ecc.) in una cartella riservata e protetta da un’ulteriore password, attivare la sicurezza di rete, la sicurezza della schermata di blocco e anche la particolare funzione “Layout casuale inserimento PIN” che mischiando la sequenza numerica del tastierino sulla schermata di blocco va ad eliminare la possibilità che si possa in qualche modo risalire al vostro PIN in base alle impronte sul display.
Per ultimo, da nominare sicuramente il fatto che questo software molto leggero ha permesso di costruire uno smartphone reattivo e utilizzabile anche utilizzando un processore meno performante.
Autonomia e ricarica
L’autonomia del Motorola G53 è il punto di forza più grande, il che lo rende particolarmente appetibile per coloro che lo utilizzano per tempi particolarmente lunghi, ma che non necessitano di chissà quale potenza. A bordo troviamo una batteria da 5000mAh, dunque un’unità molto generosa, considerando poi le dimensioni e il peso del dispositivo.

Tale batteria permette, a conti fatti, due giorni di utilizzo anche stress, visto che con un utilizzo medio, circa 5 ore e mezzo di schermo attivo e più di 12 ore di utilizzo sono arrivato a sera con il 65% di batteria. Android mi segnalava un’autonomia residua di circa 20h con un utilizzo di questo tipo, pertanto ritengo che come autonomia sia indubbiamente imbattibile.

La ricarica rapida è supportata fino a 18W, ma l’alimentatore in confezione è da soli 10W e ricaricare il cellulare con quest’unità potrebbe risultare un po’ lento. Chiaro che con un’autonomia del genere dovrete ricaricarlo praticamente solo la notte, dunque se ci impiega 2 ore o 3 ore poco vi riguarda, però in caso di necessità di una carica d’emergenza sappiate che è meglio utilizzare un altro alimentatore.
Prezzo e disponibilità
Arriviamo ora a parlare di prezzo: altro punto caldo della recensione.
Mi sta bene che si tratti di un dispositivo volutamente di fascia bassa, e infatti lo possiamo notare da un po’ tutti gli aspetti essenzialmente. Mi sta meno bene il fatto che allo stesso prezzo o quasi mi presentiate un nuovo modello che invece di essere ulteriormente migliorato è stato peggiorato in molteplici aspetti, display in primis e fotocamere in secundis, tanto per citare gli aspetti più importanti.
L’utilizzabilità che ne risulta è complessivamente accettabile; tuttavia, al prezzo al quale viene proposto, mi aspettavo sinceramente di meglio. Motorola G53 arriva sul mercato a circa €250 di listino, che sarebbero stati accettabili con un processore 778G o qualcosa di superiore rispetto al chip 480+, un banalissimo sensore grandangolare da 10/12MP al posto del sensore macro montato sullo smartphone e, senza dubbio, un pannello OLED, seppur magari base gamma, ma sempre di gran lunga migliore dell’IPS qui montato.