Oppo Reno 10 Pro è l’ultimo smartphone della line-up del brand, che ancora una volta impartisce lezione su come si sforni un medio-gamma completo: meno specifiche tecniche spacca-mascella e più attenzione all’esperienza utente (ed al prezzo).
Specialmente in un periodo commerciale in cui gli smartphone hanno subito un brusco calo delle vendite, Oppo per il suo prodotto di punta della linea Reno ha deciso di proseguire con quella che è sempre stata la filosofia portante: racchiudere l’esperienza di una soluzione premium, in un device dal processore più contenuto. Con quale scopo? Quello di portare un vero e proprio top di gamma nella fascia media del mercato.
Anche quest’anno seguire la via maestra avrà pagato gli sforzi fatti? Scopriamolo nel corso di questa recensione!
Buona lettura.
Il video
Unboxing e confezione
La confezione di Oppo Reno 10 Pro è molto curata, ed oltre allo smartphone, include al suo interno:
- Caricatore da 80W
- Cavo USB-C
Design e costruzione
La serie Reno è una di quelle che, nel settore degli smartphone, ha sempre impartito sonore lezioni di design ai competitors. E` una tradizione di famiglia, ed Oppo Reno 10 Pro certo non sminuisce tale posizione di supremazia. A mio parere anzi, la rafforza.
La scocca di questo Reno si presenta innanzitutto in 2 possibili varianti: Glossy Purple (lucida) e Silver Grey (opaca). Fra le mie mani, ho in prova la Silver Grey. La scocca realizzata in vetro satinato opaco, offre infatti dei giochi di luce caratteristici e spettacolari, ma anche un touch & feel premium ed elaborato. Il grado di lavorazione della finitura raggiunge lo stato dell’arte, e sia che la si ammiri o che la si prenda fra le mani, regala enormi soddisfazioni con un “effetto wow” garantito.


Lo stesso entusiasmo riguarda il design complessivo del dispositivo, tutto d’un pezzo ed assemblato magistralmente. Il bump fotografico è molto vistoso, ha forma originale che mi piace definire “a pillola”. Superiormente troviamo il sensore fotografico principale, incastonato in un bump metallico che richiama lo stesso metallo utilizzato per il frame laterale dello smartphone. I sensori secondari sono invece all’interno di un modulo in vetro, a sua volta incastonato nel bump metallico. E’ un vero e proprio capolavoro di sviluppo di un design iconico e dall’elevatissima riconoscibilità.
Frontalmente l’approccio è dei più moderni, con cornici invisibili e notch a goccia.
Nonostante la bontà dei materiali impiegati per la realizzazione, il peso rimane contenuto a soli 185 grammi ed uno spessore di appena 7,89 millimetri.
Display e audio
Il display è sempre stato un altro dei punti di forza degli smartphone Reno, e l’unità equipaggiata su 10 Pro continua questa lunga tradizione. Si tratta di un pannello curvo da 6,7 pollici, AMOLED FHD+, con refresh rate fino a 120Hz, , touch sampling di 240Hz ed un PWM Dimming di 2160Hz (feature fondamentale per la salvaguardia della propria vista).


La luminosità di 950 nits è perfettamente idonea anche sotto luce solare intensa, con lo schermo che rimane ben visibile ed apprezzabile. Incantevole la taratura cromatica, con colori ricchi di sfaccettature, carichi e piacevoli. I contrasti sono eccellenti e vi sono molte opzioni dedicate sia alla tutela della propria vista che alla personalizzazione del display stesso. Presente la certificazione HDR10+.
La frequenza di aggiornamento elevata è un importante aiuto nel gioco come nel quotidiano, con una maggior fluidità immediatamente percepibile. A questo elemento si somma la protezione offerta dal vetro Gorilla Glass 5. Sotto a quest’ultimo, troviamo un comodo, rapido ed affidabile lettore di impronte digitali.


L’audio è soltanto mono, si sarebbe potuto sicuramente fare di più, tuttavia c’è da spezzare una lancia in favore del brand: l’esperienza utente è comunque ottima, in quanto il volume è l’elevato ed il sound corposo. Si tratta principalmente di una mancanza solo teorica, perchè poi se si mette la scheda tecnica da parte sarà impossibile notare la differenza.
Ottimi i microfoni, con un audio catturato che risulta pulitissimo e ben isolato dai rumori di fondo. Assente il jack per le cuffie.
Hardware, prestazioni e connettività
Non ci sono enormi peculiarità se svisceriamo l’hardware di Reno 10 Pro. Il processore impiegato è infatti l’affidabile Qualcomm Snapdragon 778G. Questo SoC che ormai conosciamo bene, è coadiuvato da 12GB di RAM e 256GB di storage UFS. I tagli di memoria scelti sono decisamente importanti in ottica futura, per cui mi sento di promuovere la politica di Oppo in tal senso.


Anche lo Snapdragon 778G, se pur con un paio d’anni sulle spalle, regala ancora soddisfazioni. Il software ben ottimizzato di Oppo dà il suo contributo, ed il risultato finale è quello di una fluidità nell’uso quotidiano assolutamente al pari di un top di gamma di ultima generazione. Lo smartphone risulta fulmineo in ogni operazione, totalmente privo di lag o impuntamenti di sorta.
In gioco, è comunque possibile affrontare in tranquillità anche i titoli più impegnativi come Genshin Impact e Call Of Duty: Mobile. Basterà lasciare le impostazioni grafiche su qualità medio-alta, per avere un’esperienza godibile ed appagante. Plauso al sistema dissipativo integrato dal brand, che mi ha concesso di giocare con lo smartphone sempre fresco anche in un periodo termicamente critico come questo.


La connettività è al vertice del settore: 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2, NFC ed infrarossi. Eccellente la ricezione, con un segnale stabile e preciso anche durante continui spostamenti.
Non entusiasmante la vibrazione, che si pone nella media e non fa quel salto qualitativo ottenibile tramite un feedback aptico (qui assente).
Fotocamere
Le fotocamere di Oppo Reno 10 Pro sanciscono un netto salto il avanti rispetto al predecessore. A livello hardware abbiamo:
- 50MP, principale, ƒ/1.8
- 8MP, grandangolare, f/2.2
- 32MP, teleobiettivo 2x, f/2.0
- 32MP, frontale


La principale da 50MP è nello specifico un sensore Sony IMX890 stabilizzato otticamente. Parliamo quindi di un sensore di fascia alta, e che infatti accompagnato dal buon software Oppo regala scatti eccellenti. Di giorno abbiamo una definizione altissima, un ottimo bilanciamento cromatico ed una gestione delle luci certosina. Sono foto sovrapponibili a quelle di un top di gamma attuale. Il discorso rimane analogo la notte, dove il calare del sole non manda affatto lo smartphone in crisi, anzi ne esalta le capacità con poca luce. La Night Mode lavora benissimo e consente di portare a casa scatti di qualità anche in contesti veramente difficili.
Il teleobiettivo 2x da 32MP è una clamorosa sorpresa, perchè basata su un sensore Sony IMX709, cioè un’unità di fascia alta. Paradossalmente uno smartphone come Xiaomi 13, uscito a 400 euro in più di listino, viene demolito dai risultati qualitativi ottenuti da Reno 10 Pro in tale ambito. Oppo in tal senso consiglia di impiegarlo nello specifico per i ritratti, e possiamo dire che il consiglio è ben accetto: sono perfetti in ogni condizione luminosa, con uno scontornamento dei soggetti privo di sbavature di sorta.


L’unico sensore del pacchetto a dimostrarsi sottotono è la grandangolare da 8MP. Con buona luce le foto catturate sono più che sufficienti per i social, ed anche cromaticamente molto coerenti con quelle degli altri 2 sensori. Al venir meno delle condizioni ideali, emergono inevitabilmente tutti i limiti della bassa risoluzione. Se ne apprezza comunque la presenza, in grado di regalare un punto di vista diverso.
Benissimo la cam frontale, equipaggiata col medesimo IMX709 visto per il teleobiettivo. I selfie sono nitidi, dettagliati e dotati di uno skin tone assolutamente di livello.


I video arrivano fino al 4K 30 FPS con una buona stabilizzazione, frutto del mix fra ottica ed elettronica. Con la cam principale ci sono davvero tanto dettaglio ed una gamma cromatica ampia e piacevole, e come per le foto il livello qualitativo si mantiene elevato anche di notte. Gran lavoro in tal senso anche da parte dei microfoni, che accompagnano con una cattura ricca e stereofonica. Le altre 2 camere arrivano invece solo fino al 1080P, con possibilità di passare da un sensore all’altro a registrazione in corso.
Software
Il software presente a bordo è Android 13 personalizzato con interfaccia proprietaria ColorOS 13.1. Senza esagerazioni, parliamo di una delle migliori personalizzazioni software del mondo Android, titolo meritato grazie ad un sistema estremamente stabile, una grafica curatissima e tante funzionalità. Le animazioni sono molto fluide e non mancano features interessantissime come la barra laterale, il cassetto protetto da password, le impostazioni dedicate alla privacy e l’aumento virtuale della RAM.
E’ presente un tool per PC messo a disposizione da Oppo e che permette di fare una copia di backup 1:1 dello smartphone, oltre alla possibilità di clonare un’app fino a 3 volte per poter accedere con 3 diversi account.


Molto celeri e frequenti gli aggiornamenti, con Oppo che per il Reno 10 Pro ha assicurato 2 major update + 4 anni di patch di sicurezza.
Autonomia e ricarica
La batteria da 4600 mAh non è grande da far gridare “wow!”, eppure fra i meriti dell’ottimizzazione software e quelli di un SoC poco energivoro, si ottiene comunque un’autonomia granitica. Nella mia giornata media fatta di Instagram, Telegram, Whatsapp, Gmail, tanto YouTube, Netflix e tantissime foto e video, ho sempre raggiunto le 6h di schermo attivo. Anche avventurandomi fuori città e mettendolo volutamente sotto stress fra Maps e display al massimo della luminosità, la media non è mai calata sotto le 5 ore d’uso.
La ricarica con SUPERVOOC S si spinge inoltre a ben 80W, permettendo il passaggio dallo 0% al 100% in soli 28 minuti.
Prezzo e disponibilità
Oppo Reno 10 Pro è attualmente in vendita su Amazon al prezzo di 599 euro, cifra che rispecchia la filosofia della linea Reno e che permette delle conclusioni assolutamente positive.