Recensione Poco F5 Pro: Anatomia di un best buy

Poco F5 Pro è il nuovo top di gamma del brand cinese, ed arriva sul mercato con un obiettivo: offrire un’esperienza senza nessuna rinuncia ad un prezzo ben più contenuto di qualunque altro competitor.

Poco sarà riuscita in questo intento, o le ambizioni avranno avuto la meglio in quest’annata divorata dall’inflazione? Scopriamolo insieme in questa recensione!

Buona lettura.

Il video

Unboxing e confezione

La confezione rispecchia la tradizione del marchio, con scritte gialle (colore identitario di Poco) su sfondo nero. All’interno, questa si presenta decisamente ricca e troviamo:

  • smartphone
  • manualistica
  • pin per l’estrazione della SIM
  • cover trasparente in TPU
  • pellicola pre-applicata
  • cavo USB-C per la ricarica
  • alimentatore da 67W

Design e costruzione

Poco F5 Pro ha una costruzione premium, interamente in vetro ma con frame in alluminio. Al tatto dà subito l’impressione di essere un device rifinito e curato al dettaglio, con una sensazione di solidità e pregevolezza altissima.

In particolare la colorazione white offre riflessi spettacolari, quasi simili alla perla. In alto il bump delle fotocamere si estende in verticale a sinistra, è molto vistoso ed ha delle sorta di ali in alluminio. E’ un elemento che a me è esteticamente è piaciuto e son sicuro verrà apprezzato dall’utenza più giovanile. Il device è molto moderno anche frontalmente, con notch punch-hole per la fotocamera anteriore e cornici ridotte all’osso.

Il peso si fa sentire, 204g e dimensioni di 162,78 x 75,44 x 8,59 mm. Dunque l’ergonomia non può certamente essere annoverata fra i punti di forza dello smartphone, nonostante alla fin fine si tenga abbastanza bene in mano. Presente invece la certificazione IP53 contro schizzi e polvere.

Display e audio

Il display è una meravigliosa unità AMOLED WQHD+ (3200 x 1440 pixel) da 6,67 pollici e refresh rate fino a 120Hz. Si tratta di un pannello bellissimo, con luminosità di picco di 1400 nits (praticamente quella di un iPhone 13 Pro o un S22 ultra). Il display si vede sempre alla perfezione anche sotto il sole intenso, senza mai andare in difficoltà.

La risoluzione è stellare, il che aggiunge senza dubbio un enorme plus in lettura di testi e visione di contenuti multimediali. Proprio quest’ultima è un’esperienza al vertice del settore ed al pari di qualunque top di gamma attuale, grazie alla già citata luminosità di picco ma anche ai colori pressochè perfetti, vividi e brillanti. Contrasti anch’essi eccellenti e sensore di luminosità che lavora sempre correttamente. Tra l’altro vi è enorme possibilità di personalizzazione della taratura colore, grazie all’apposito menù dedicato.

La frequenza d’aggiornamento fino a 120Hz dona poi quella fludità utile nel gaming e piacevolissima nell’uso quotidiano, elemento cui si aggiunge poi la protezione offerta dal vetro Gorilla Glass 5. Veloce e preciso il lettore di impronte digitali posto sotto lo schermo ed altrettanto precisa la digitazione, grazie al touch sampling rate di 480Hz.

Al top anche l’audio stereo, molto potente e decisamente avvolgente grazie a bassi spinti. Ottimi i microfoni, che catturano molto bene la propria voce e tagliano fuori gran parte dei rumori di fondo senza però introdurre fastidiosi artefatti.

Manca il jack audio, però segnalo la fondamentale presenza del sensore di prossimità fisico: non sbaglia un colpo e manda sempre l’audio in capsula al momento opportuno.

Hardware, prestazioni e connettività

Il cuore pulsante dello smartphone risiede nel suo SoC Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1, affiancato da 8/12GB di RAM LPDRR5X e 256/512GB di memoria UFS 3.1. E’ questa una configurazione hardware altamente prestante, capace di muovere il sistema in maniera fulminea e senza mai un minimo lag o impuntamento, potendo quindi sfruttare al massimo l’elevato refresh rate del display.

In gaming, anche titoli molto pesanti quali Genshin Impact o Call Of Duty: Mobile risultano giocabili al massimo dei dettagli grafici e con 60 FPS granitici. Dunque pur non essendo presente l’ultima versione hardware del chip Qualcomm, i risultati ottenuti sono comunque eccellenti.

Raggiunge l’apice anche la connettività, con Wi-Fi 6, Bluetooth 5.3, Dual-SIM 5G (entrambe), NFC. Ottima la ricezione anche in mobilità, con punteggi estremamente elevati raggiunti sia da Wi-Fi che da rete dati. Il chip Bluetooth 5.3 è l’ultima tecnologia disponibile ed offre prestazioni e stabilità uniti a consumi ridotti.

Entusiasmante la vibrazione, con un feedback aptico secco e preciso. Come dovrebbe essere su un top di gamma ambizioso.

Fotocamere

Poco F5 Pro ha un comparto fotografico interamente targato Omnivision, come diversi concorrenti ma che qui vedremo essere sfruttato davvero bene. Questo si compone di:

  • 64MP, principale, f/1.7
  • 8MP, ultrawide, f/2.2
  • 2MP, macro, f/2.4
  • 16MP, frontale, f/2.4

La camera principale da 64MP è stabilizzata otticamente e sia di giorno che di notte tira fuori delle ottime foto. Gli scatti sono ricchi di dettaglio, con colori bilanciati e non esageratamente saturi, buona gestione delle luci e dei contrasti. Di giorno l’HDR dà inoltre quel tocco di profondità che rende l‘immagine più suggestiva e tranquillamente al pari di un top di gamma della scorsa generazione. Col calar del sole, aumenta leggermente il rumore, ma tra night mode e stabilizzazione ottica il risultato è comunque ben oltre le aspettative. E’ il Poco che fa le foto migliori di sempre.

La ultrawide da 8MP ha il pregio di mantenere la stessa palette colori della cam principale, il che non è cosa da poco. Di giorno la bassa risoluzione non inficia troppo sulla qualità, mentre con poca luce si sentono profondamente tutti i limiti di quest’ottica. La camera macro è semplicemente del tutto inutile. Buoni i selfie con la cam frontale, con un incarnato molto fedele alla realtà e perfetti per i social.

I video con la fotocamera principale si spingono fino all”8k 24 FPS, risoluzione inutile e che restituisce video poco fluidi e certamente non ottimali. In 4K 60 FPS invece il dettaglio è eccellente, ed emergono nuovamente tutti i pregi già dimostrati nelle foto. In 4K 30 FPS per altro la stabilizzazione è granitica, non perde un colpo e permette di arrivare a livello di content creation vera e propria. Anche i microfoni catturano molto bene l’audio e, sommando i 2 elementi, non ho paura di dire che questo Poco F5 Pro sia adatto anche a vlogger e content creators di professione.

I video con grandangolare e camera anteriore perdono invece tanti punti sia in risoluzione che in qualità pura, facendo venire a galla le differenze fra questo Poco e prodotti come iPhone 14 Pro o Xiaomi 13 ultra.

Software

La MiUI 14 qui presente è stata più che una sorpresa, una piacevole conferma. Dopo aver infatti constatato come Poco stesse aggiornando con sorprendente costanza il suo precedente X5 Pro, non ho potuto far a meno di ritrovare la stessa celerità su questo F5 Pro.

A bordo infatti vi è Android 13 aggiornato alle patch di Aprile. In proposito la casa madre non ha mai rilasciato specifiche linee guida su come opera, ma da quanto emerso il supporto dovrebbe arrivare a 2 major update e 3 anni di patch di sicurezza. Ovvero nella media ma inferiore ad eccellenze come Google e Samsung.

Venendo a questa MiUI, si è dimostrata solida e performante, con praticamente nessun bug da me riscontrato, nè tantomeno sporadici ed immotivati crash o impuntamenti. Graficamente è poi curatissima, con una sua identità precisa e moderna, ed una valanga di funzioni quali: streaming wireless dello schermo, cassaforte, personalizzazioni per la privacy, Picture-in-Picture, Mi Share.

Autonomia e ricarica

La batteria da 5160 mAh potrebbe far pensare ad un battery phone, ma qui c’è da sottolineare come a bordo si trovi un processore energivoro quale lo Snapdragon 8+ Gen 1 ed il display sia particolarmente risoluto. Il risultato è comunque assolutamente soddisfacente ed in uso quotidiano fatto di tanti social, whatsapp, email, chiamate, foto e video 4K, streaming su Netflix e YouTube, ho sempre raggiunto le 6 ore di schermo.

Se si spreme al massimo la potenza del SoC, la durata può diminuire sensibilmente, ma è veramente rarissimo fare meno di 4h e 30 di display attivo anche sotto stress enorme.

La ricarica a 67W è molto veloce, ma inedita per un Poco è la presenza anche della ricarica wireless a 30W, spesso molto utile.

Prezzo e disponibilità

Poco F5 Pro è disponibile su Amazon nei tagli 8/256 e 12/256, rispettivamente al prezzo di 579 euro e 629 euro. La versione 12/512 è invece acquistabile presso Mi.com.

Il verdetto
Poco F5 Pro è un best buy. Lo è perchè mette nelle mani dell'utente un vero e proprio top di gamma moderno, comprese chicche come la ricarica wireless, un display WQHD+ da 1400 nits, un hardware in grado di rivaleggiare attualmente con smartphone dal doppio del listino. Lo è perchè oltre alla solita identità "Poco", finalmente si è puntanto anche sul comparto fotografico di livello. Ed è vero che su elementi come le ottiche secondarie, c'è un abisso fra lui e prodotti come iPhone 14 Pro o Xiaomi 13 Ultra, ma quanti utenti spenderanno letteralmente il doppio della cifra richiesta per F5 Pro solo per le foto con la grandangolare o un anno in più di update? Ai posteri l'ardua sentenza, ma questa è la mia.
Design e costruzione
9
Display e audio
9.7
Hardware, prestazioni e connettività
9.4
Fotocamere
8.5
Software
8.3
Autonomia e ricarica
9.2
Prezzo
8
Il mio voto
9
9
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