Le Redmi Buds 4 sono l’ultimo aggiornamento della famosissima linea AirDots (QUI la recensione del precedente modello), da qualche generazione trasformatasi in “Buds”. Cambia il nome ma non cambiano i punti di forza su cui si è mossa la campagna marketing del brand: ottimo rapporto qualità/prezzo e specifiche più ricche rispetto alla concorrenza.
Varrà però ancora la pena puntare su di loro, sopratutto tenendo conto della concorrenza affollatissima nella fascia più economica del mercato? Scopriamolo insieme in questa recensione!
Buona lettura.
Il video
Unboxing e confezione
La confezione è esteticamente molto compatta e minimale, ma al suo interno è invece ricca. Oltre agli auricolari troviamo:
- manualistica
- cavo USB-C per la ricarica
- 2 paia di gommini taglia S ed L
Design e costruzione
Il design del case rispetto al passato è stato totalmente stravolto…in positivo. Il case ha forma di “saponetta”, è un ovale bianco lucido. Molto molto simile a quello delle Google Pixel Buds-A. Esteticamente è rifinitissimo, con una plastica lucida tipica di soluzioni top di gamma. Livello qualitativo che si mantiene molto elevato anche parlando di costruzione, con un touch & feel di un’altra categoria rispetto ai modelli precedenti. Non vi sono neanche scricchiolii o incertezze di sorta e tutto porta a tessere le lodi del lavoro fatto dal brand.
Sul fronte si trova poi un LED di stato che ne indica operazioni quali accoppiamento e ricarica, mentre sul retro abbiamo il pulsante per il reset. Inferiormente è collocata l’USB-C.
La forma del singolo auricolare è rimasta invece molto simile a quella dei modelli precedenti. Sono ovali e spessi, a forma di nocciola mi verrebbe da dire.
Comfort e indossabilità
Si presentano leggeri e molto comodi, con l’ergonomia e la tenuta in movimento che rappresentano un bel punto di forza. La superficie è inoltre touch e lucida, con lo stesso touch & feel del case. Grande mano la danno anche i gommini sostitutivi, taglia S ed L che permettono di rendere idonee queste Redmi Buds 4 per qualunque orecchio. Proprio tramite i gommini più appropriati, si può migliorare notevolmente l’isolamento passivo offerto dagli auricolari.
Connettività
La connessione degli auricolari allo smartphone si affida al chip Bluetooth 5.2, veloce nell’associazione e stabile nell’utilizzo. Il delay è fra l’altro molto molto basso, ed è possibile dunque godersi un contenuto multimediale con il parlato correttamente sincronizzato rispetto al video. Ampio il range di ricezione.
Presente anche il sensore per il rilevamento di movimento, che capisce automaticamente quando le togliamo dall’orecchio e mette in pausa la riproduzione o viceversa la fa ricominciare. Manca il multipoint su più dispositivi, disponibile solo per la variante Pro.
Qualità audio
I driver da 10mm equipaggiati si comportano benissimo nella riproduzione audio, con un volume molto elevato ed un sound caldo e ricco. Godibilissimi i bassi ed avvolgenti i suoni alti e medi, con un range di frequenze più esteso rispetto al passato e che non fa certamente rimpiangere soluzioni più costose.
Ottime da utilizzare per un ascolto pop e dinamico, ma performanti anche nel gaming. I bassi enfatizzati restituiscono infatti un’esperienza molto coinvolgente. Non da meno nella visione di film, specialmente se d’azione.
Sono senza dubbio fra i migliori auricolari bluetooth economici per qualità audio.
App e gestures
La gestione delle funzioni smart e delle gestures di queste Redmi Buds 4 passa dall’app Xiaomi Earbuds. Una volta fatto il primo accesso e connessi gli auricolari allo smartphone, questi verranno riconosciuti in automatico. Fatto ciò in app potremo visualizzare la ricarica residua del singolo auricolare e del case. Si possono inoltre attivare la trasparenza e la cancellazione attiva del rumore, gestendone il grado di intensità (approfondiremo dopo il loro funzionamento).
Vi sono poi:
- trova gli auricolari
- aggiorna il firmware
- domande frequenti
- informazioni sugli auricolari
- impostazioni aggiuntive (con l’attivazione o disattivazione del rilevamento dell’orecchio)
Venendo alle gestures, nell’apposita sezione dell’applicazione abbiamo tutta la lista e le relative funzioni. Vi è anche la possibilità di associare gestures a funzioni di proprio piacimento. Una volta eseguite, funzionano bene ed il comando è praticamente sempre ben interpretato.
L‘applicazione è esteticamente molto gradevole, con menù divisi in maniera pratica ed intuitiva. Non vi sono particolari bug da segnalare e le traduzioni sono corrette. Per i possessori di smartphone con MiUI (Xiaomi, Redmi e Poco) non è necessario installarla, perchè le Redmi Buds 4 verranno riconosciute durante la prima associazione ed è possibile gestirle integralmente direttamente dalle impostazioni del Bluetooth.
Microfoni e chiamate
Il numero di ben 4 microfoni equipaggiati, è una cifra che sicuramente eleva le aspettative (e funziona sul piano del marketing). Nell’uso concreto, la qualità della registrazione audio catturata dalle Buds 4 è di discreto livello. Neanche lontanamente paragonabili ad un prodotto di fascia alta, però per il loro posizionamento di mercato se la cavano più che dignitosamente.
La voce in chiamata e nei vocali non è pulitissima, specie se in ambiente con tanto rumore esterno. Quest’ultimo viene però tagliato quanto basta a rendere ben udibili le nostre parole. Il risultato è che alla fine l’interlocutore riuscirà pressochè sempre a sentirci, anche in condizioni atmosferiche avverse.
In ambiente chiuso invece la situazione migliora notevolmente e la qualità si alza di molto.
Cancellazione del rumore
Come accennato precedentemente, Redmi Buds 4 supportano sia la cancellazione attiva del rumore che la trasparenza. La prima si articola su 3 gradi di profondità: leggera, bilanciata e profonda. Fra i 3, “bilanciata” è quello che consiglio maggiormente in situazioni quotidiane. “Profonda” va a tagliare un pò troppo aggressivamente le frequenze basse, inficiando sulla qualità d’ascolto in cuffia. E’ raccomandata esclusivamente in situazioni in cui la rumorosità esterna sia critica e magari occorra solo ascoltare un podcast o fare delle chiamate. “Leggera” è fin troppo blanda e poco aggiunge alla riduzione passiva del rumore data dai gommini in-ear (che fanno bene il loro dovere). “Bilanciata” offre invece una riduzione importante del volume esterno, ma senza tagliare troppo la bontà d’ascolto.
La trasparenza si scinde in normale e “migliora la voce”. Normale fa semplicemente rientrare in cuffia, tramite i microfoni stessi, l’audio proveniente dall’esterno. Può essere utile per avvertire un eventuale automobile a velocità sostenuta mentre stiamo attraversando la strada o comunque situazioni urbane. Migliora la voce invece implica un algoritmo che discerne la voce proveniente dall’esterno dal resto dei rumori e rimanda in cuffia esclusivamente questa.
Autonomia e ricarica
Le Redmi Buds 4 possiedono una batteria da 40 mAh per singolo auricolare ed il case è in grado di ricaricarli completamente per 5 volte. Durante i miei test, fatti di ascolto musicale al massimo del volume, tante chiamate e messaggi vocali, ho registrato circa 5 ore di utilizzo per singola ricarica. Dato che scende di un’ora se si hanno attive trasparenza o cancellazione del rumore. Si tratta di valori nella media, da non strapparsi i capelli ma comunque ben oltre la sufficienza.
La ricarica avviene in poco meno di un paio d’ore grazie alla porta USB-C.
Prezzo e disponibilità
E’ possibile acquistare le Redmi Buds 4 su Amazon al prezzo di 40 euro, una cifra molto conveniente e che rispecchia al meglio lo spirito originario di questa line-up.